![]() In fin dei conti il libro assomiglia molto a uno di quei videogiochi con una trama filiforme dove devi continuamente spostarti sulla mappa per completare quest e sottoquest e accumulare risorse e abilità. Questo punto di forza del prodotto diventa però, a mio avviso, anche il suo tallone d'achille, perché gli autori si sono preoccupati tanto di far funzionare la logica interna dei rimandi tra un paragrafo e l'altro che sembra si siano dimenticati di aggiungere una vera dimensione narrativa. Ogni libro è ambientato in una terra diversa, ma tu se vuoi puoi fare rotta con la tua nave per altre terre e questo implica cambiare libro nel corso dell'avventura (e comprarti gli altri se vuoi espandere le terre esplorabili del tuo mondo). Interessante anche la caratteristica del libro di essere un vero open world, ovvero di poter passare da un paragrafo direttamente a un altro libro. Puoi diventare capitano di una nave mercantile e commerciare con altri porti, inoltre puoi acquistare case in varie città come tuoi rifugi personali. Terre Leggendarie presenta un sistema economico profondo e sviluppato. L'oro, per l'appunto, sembra l'unico vero scopo di questo gioco. ![]() Ho giocato più di metà del libro e non ho ancora trovato un personaggio di contorno degno di questo nome, cioè caratterizzato e interessante, nemmeno a pagarlo oro: sembra che l'autore semplicemente non si preoccupi di questo aspetto. Capita di parlare con dei PNG e che la loro unica battuta sia funzionale a darvi una quest. Sembra tutto un botta e risposta, stimolo e reazione. Anche i dialoghi sono asciutti e ridotti all'osso. Le descrizioni sono piuttosto sbrigative. Esplorazione, nient'altro.Ī questa premise poco interessante si aggiunge una scrittura asciutta e oggettiva al limite del telegrafico, che non perde tempo a farti immergere nel mondo che esplori. ![]() Fin dalle prime pagine del libro hai la sensazione di essere un signor nessuno che in realtà sta lì solo perché ci deve stare - come se la presenza del protagonista fosse solo una scusa per giocare l'avventura - e non hai nessun obbiettivo se non quello di andare a ficcanasare in lungo e in largo. Già da qui si capisce che l'unico vero personaggio di questa storia è il setting, tu ci vivi soltanto come un avventuriero qualunque. ![]() Il tuo obbiettivo è, sostanzialmente, fare soldi con le quest e col commercio marittimo, combattendo contro l'occasionale boss di turno. Le tue azioni non hanno alcuno scopo se non quello di sbarcare il lunario. Sei un personaggio generico e senza storia personale che se ne va in giro a fare cose in un regno in guerra. Vorrei potergli dare un giudizio migliore se non fosse che fallisce completamente invece per quanto riguarda la trama e in generale il "gusto" di giocarlo. Il Regno Lacerato mi è piaciuto soprattutto sotto il profilo di alcune meccaniche di gioco, e per le belle illustrazioni che sono tante anche all'interno. Mi sembrava decisamente attraente e ho deciso di provarlo. ![]() Ho comprato questo librogame a Lucca 2017 ritenendolo un prodotto nuovo, in realtà sfogliandolo mi sono accorto che è l'edizione italiana di una serie uscita vent'anni fa e arrivata soltanto adesso sotto i nostri cieli. Carente sotto il profilo della trama e dell'immedesimazione. Un prodotto molto ben confezionato e con alcuni aspetti di roleplay interessanti, ma deludente nei contenuti, penalizzato da uno stile di scrittura troppo asciutto e generico. Copertina: 5/5 Illustrazioni interne 4/5 Sistema di gioco: 3/5 Qualità del testo: 2/5 Valore complessivo dell'esperienza (divertimento): 2/5 ![]()
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